PRESTAZIONI
- Ecografia ginecologica - transaddominale - transvaginale
- Ecografica morfologica
- Metodo contraccettivo sottocutaneo
- Pap test, infezione da HPV e carcinoma della cervice uterina
- Test genetici prenatale
- Translucenza nucale
- Visita ginecologica
- Visita ostetrica
I NOSTRI MEDICI
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Convenzione n.191 del 19.04.2021 con ASST LodiU.O.C. Ostetricia e Ginecologia - Ospedale Maggiore di LodiDirettore Prof. Marco Soligo
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Convenzione n.696 del 04/04/2019 con ASST Santi Paolo e CarloU.O.C Ostetricia e Ginecologia - Ospedale San PaoloDirettore Prof. Anna Maria Marconi
GIORNI & ORARI VISITE
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Pap test, infezione da HPV e carcinoma della cervice uterina
Il carcinoma della cervice uterina (COLLO DELL’UTERO) è, per frequenza, il quarto tumore maligno nella popolazione femminile mondiale. In Italia il tumore del collo dell'utero colpisce circa 1500 donne ogni anno: l'incidenza più elevata si ha attorno ai 45 anni di età, mentre è praticamente assente sotto ai 25 anni. Incidenza e mortalità di questo tumore sono correlate con il livello di povertà dei paesi: oltre 85% dei casi e 87% delle morti si registra nei paesi poveri.
La quasi totalità dei casi di tumore della cervice uterina è associata all'infezione del tratto genitale con papillomavirus umano (Human Papillomavirus - HPV).
L'infezione da HPV è un'infezione a trasmissioni sessuale molto comune, si stima che nel mondo oltre il 75% delle donne siano state infettate dal virus durante la loro vita. L'utilizzo corretto del preservativo durante ogni rapporto sessuale è in grado di ridurre, ma non eliminare, il rischio di infettarsi con il virus HPV. Spesso la donna non si accorge di essersi infettata: in 3 casi su 4 l'infezione è asintomatica e si risolve spontaneamente. Invece in 1 caso su 4 può provocare lesioni benigne (condilomi) oppure altre lesioni che invece, se non trattate, possono portare a tumori della cervice uterina. Da quando si contrae l'infezione a quando si sviluppa il tumore possono passare anche 20-30 anni, per cui i tumori che colpiscono le donne di 45-50 anni sono la conseguenza di infezioni contratte in giovane età.
Il test di Papanicolaou (Pap test /striscio) o l’ HPV DNA test rappresentano la strategia più efficace per la prevenzione del tumore della cervice uterina, essendo in grado di ridurre la mortalità nelle popolazioni che lo effettuano regolarmente.
In entrambi i casi si tratta di un esame semplice e innocuo, che permette di identificare la presenza di lesioni quando sono ancora piccolissime, dando la possibilità di intervenire tempestivamente prima che si trasformino in tumore. L'esecuzione del test è praticamente uguale nei due casi quello che cambia è come il campione viene analizzato: leggendo il vetrino al microscopio nel caso del Pap Test, ricercando direttamente il DNA del virus nell'HPV DNA test.
In molte regioni italiane sono attivi dei programmi di prevenzione (screening) rivolti alle donne di età compresa fra 25 e 64 anni: queste donne vengono invitate dalla Azienda USL di riferimento a effettuare, in modo completamente gratuito, un Pap Test ogni 3 anni o un HPV DNA test ogni 5 anni.
In Italia, nel 2007, l'Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato la commercializzazione di due vaccini contro papilloma virus umano (Human Papillomavirus HPV). Dal 2008 i vaccini sono offerti gratuitamente dalle strutture pubbliche a tutte le bambine all'età di 12 anni.
Sono disponibili due vaccini contro HPV di cui esistono oltre 120 tipi o ceppi diversi, ma la stragrande maggioranza non causa lesioni e tumori. Un vaccino messo in commercio detto vaccino quadrivalente è diretto contro 4 ceppi del virus: HPV 6, HPV 11, HPV 16, HPV 18; un altro vaccino detto bivalente è diretto contro 2 ceppi del virus: HPV 16 e HPV 18, sono responsabili da soli del 70% dei casi di tumore del collo dell'utero. Gli altri due tipi (HPV 6 e HPV 11) sono generalmente legati a lesioni benigne chiamate condilomi che, sebbene fastidiose, non provocano lesioni maligne.
I vaccini vengono offerti solo alle donne e somministrati con una iniezione intramuscolare. Sono previste 2 dosi nelle ragazze giovani (fra i 9 e i 13 anni per il vaccino quadrivalente, e fra i 9 e 14 anni per il vaccino bivalente); nelle ragazze di età superiore si devono somministrare 3 dosi.
I NOSTRI MEDICI
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Dott.ssa CRISTINA FUMAROLAMedico ChirurgoSpecialista in Ginecologia ed Ostetricia
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Dott.ssa MONA MANSOURMedico ChirurgoSpecialista in Ginecologia ed Ostetricia
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Convenzione n.191 del 19.04.2021 con ASST LodiU.O.C. Ostetricia e Ginecologia - Ospedale Maggiore di LodiDirettore Prof. Marco Soligo
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Convenzione n.696 del 04/04/2019 con ASST Santi Paolo e CarloU.O.C Ostetricia e Ginecologia - Ospedale San PaoloDirettore Prof. Anna Maria Marconi
GIORNI & ORARI VISITE
- Lunedì------------------------------
- Martedìdalle 14:00 alle 19:00
- Mercoledìdalle 16.00 alle 18.30
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- Venerdìdalle 17.00 alle 19.00